Ceci della tradizione pugliese trapiantati nel reatino per le loro caratteristiche di rusticità e i loro preziosi valori nutrizionali. Di dimensioni ridotte rispetto al cece biondo,maggiormente rugosi e con buccia poco più spessa di colore nero sono ricchi di ferro tanto da essere utilizzati per sostegno alle donne in gravidanza e ai soggetti anemici.
Storia
Conosciuti fin dall’antichità per le loro peculiarità nutrizionali e la loro rusticità nella coltivazione sono stati abbandonati per la ridotta produttività , la disomogeneità colturale la relativa difficoltà di cottura. Rivalutati e reintrodotti proprio per le loro caratteristiche nutrizionali e rusticità.
Abbiamo seminato e raccolto i ceci neri per effettuare le dovute rotazioni agrarie utili all’arricchimento del suolo e per diversificare la produzione . La superficie occupata da questa coltura era di 1 ettaro e abbiamo prodotto circa 600 kg di prodotto. il suolo che l’hanno prima aveva ospitato il farro monococco è stato lavorato con un morgano pesante concimato con letame maturo e fresato per preparare il letto di semina , non sono state effettuate arature e scassi per non alterare la pedologia del suolo. la semina è stata effettuata con una seminatrice e la raccolta è stata effettuata da una mietitrebbia. Il seme, non trattato è stato reperito da amici della Puglia.
MODALITÀ DI UTILIZZO.
Ottimi con cereali integrali e verdure di stagione.
TEMPO DI AMMOLLO.
Per velocizzare i tempi di reidratazione si consiglia di aggiungere un cucchiaino di bicarbonato.
TEMPI DI COTTURA.
Portare a ebollizione i ceci in acqua e cuocere per circa 2 ore. Si consiglia l’aggiunta di una foglia di alloro e/o alga Kombu, e di un cucchiaino di bicarbonato per velocizzare la cottura del legume. Quantità per persona.40gr per 500ml di acqua.